Camici in TNT monouso: sicurezza, semplicità di gestione e sostenibilità

Nel settore sanitario, la protezione e la sicurezza del paziente e del personale sono una priorità assoluta. I camici e le protezioni monouso garantiscono una barriera efficace contro le contaminazioni, con vantaggi significativi in termini di sostenibilità ambientale rispetto ai dispositivi riutilizzabili.

Questo articolo esplora i materiali, le tipologie e le normative che guidano la scelta dei migliori camici sanitari monouso, fornendo una guida ad un acquisto consapevole e mirato.

 

Camici e protezioni monouso: protezione e sicurezza

Stiamo osservando una rapida transizione dai prodotti riutilizzabili ai prodotti monouso, con vantaggi significativi in termini di morbidezza, estensibilità, capacità assorbente e protezione contro virus, batteri e altre particelle infettive.

Realizzati con materiali ad alta efficienza di filtrazione batterica (BFE) e traspirabilità (Delta P), questi dispositivi sono progettati per garantire protezione senza comprometterne il comfort durante l’uso.

Utilizzare camici monouso esclude il rischio di contaminazioni, riducendo di conseguenza il carico di lavoro legato alla pulizia e alla sterilizzazione dei dispositivi riutilizzabili.

 

L'impatto ambientale: il costo per l'ambiente del ciclo di pulizia e sterilizzazione del pluriuso vs usa e getta

Contrariamente a quanto si possa pensare, i dispositivi monouso possono spesso risultare più ecologici rispetto a quelli riutilizzabili.

Il ciclo di pulizia e sterilizzazione dei camici pluriuso richiede, infatti, un consumo significativo e ripetitivo di acqua, energia e detergenti chimici, oltre alla produzione massiccia di rifiuti legati al packaging e al trasporto dei materiali per la sterilizzazione. Studi recenti dimostrano che i camici monouso, grazie ai progressi nei materiali biodegradabili e nelle tecniche di smaltimento, hanno un impatto ambientale complessivamente inferiore.

La riduzione dei processi di sterilizzazione diminuisce anche le emissioni di CO2, rendendo perciò l'opzione monouso una scelta sostenibile e orientata al futuro.

 

Complicazione per le piccole strutture (ambulatori) nel gestire il pluriuso

Un’altra questione è legata alle piccole strutture sanitarie e ambulatoriali, dove la gestione dei camici riutilizzabili può rappresentare una difficoltà logistica ed economica. Il processo di sterilizzazione richiede attrezzature specifiche, spazio per lo stoccaggio e personale dedicato, elementi che possono risultare proibitivi per ambulatori con risorse limitate.

I camici monouso offrono anche in questo caso una soluzione pratica ed efficiente, riducendo la necessità di investimenti in infrastrutture e semplificando le operazioni quotidiane.

 

Tipologie di materiali (TNT, PE, PP)

Ma quali sono i materiali usati per i camici monouso e quali caratteristiche offrono?

Tra le tipologie più comuni troviamo il Tessuto Non Tessuto (TNT), una famiglia di prodotti simili ai tessuti classici, da cui differiscono per il processo di realizzazione e tessitura.


La produzione di TNT può avvenire tramite:

  • filatura meccanica (intrappolamento delle fibre),
  • legame chimico (le fibre sono unite chimicamente con composti simili alla colla),
  • legame termico (fusione di fibre a basso punto di fusione).

Il TNT è apprezzato per la sua capacità di fungere da barriera batteriologica, per la sua leggerezza e traspirabilità, ed evita la scomoda formazione di pieghe e arricciamenti.

Questa tipologia è inoltre raggruppata in diverse varianti come, ad esempio, il polietilene (PE) e il polipropilene (PP).

Il TNT, se accoppiato con PE, offre una combinazione di assorbenza e impermeabilità, ideale per ambienti ad alto rischio di contaminazione. Il TNT/PP, invece, può essere sterilizzato in autoclave, rendendolo adatto per applicazioni che richiedono standard elevati di igiene.

 

Tipologie di camici

I camici medici realizzati in TNT possono essere classificati in varie categorie in base al materiale e all'uso di destinazione previsto:

  • Camici monouso in TNT Spunbond: leggeri e robusti, ideali per situazioni di basso rischio. Si distinguono per avere fibre più grosse rispetto a quelli prodotti con tecnologia Meltblown, e sono solitamente più economici, è però meno adatto per filtrazioni fini.
  • Camici monouso in TNT Meltblown: garantiscono un'elevata capacità di filtrazione, e sono utilizzati specialmente in contesti ad alto rischio. Composti da fibre lunghe e molto sottili.
  • Camici monouso SMS (Spunbond/Meltblown/Spunbond): combinano resistenza e capacità di barriera, utilizzati in interventi chirurgici. Il principale vantaggio di questo tipo di TNT è la combinazione di elevata resistenza e una buona capacità di barriera contro fluidi e particelle.
  • Camici pluriuso in Tessuto Tecnico Riutilizzabile (TTR): composti da poliestere e fibra di carbonio, sono traspiranti, idrorepellenti e resistenti a numerosi cicli di sterilizzazione. Il TTR è progettato per resistere a 60-80 cicli WDA (Washing, Drying, Autoclave), che includono: lavaggio a 75°C (lavacentrifuga), asciugatura (tumbler a 80°C), sterilizzazione (134°C per 4 minuti).

 

Normative di riferimento per i camici e i teli

La conformità ai requisiti normativi è essenziale per garantire la sicurezza e l'efficacia dei camici sanitari. Le normative europee EN 13795 definiscono gli standard per indumenti chirurgici, includendo requisiti per la resistenza alla penetrazione batterica e ai liquidi, la pulizia microbica e la resistenza meccanica.

Le norme EN ISO 22610 e EN ISO 22612 specificano ulteriori test per la resistenza alla penetrazione batterica in condizioni secche e umide. Questi standard assicurano che i camici offrano una protezione adeguata sia per il personale medico che per i pazienti.

 

Divise sanitarie e camici sterili

La gestione delle divise sanitarie e dei camici sterili per procedure mediche si differenzia sotto diversi aspetti. Nella gestione ordinaria dei pazienti, il personale sanitario non ha bisogno di divise sterili; le normali procedure di pulizia del vestiario, infatti, sono sufficienti a garantire la sicurezza dei pazienti. In casi particolari, come ad esempio la gestione di pazienti con contaminazione da patogeni multiresistenti, sono invece necessarie procedure dedicate e anche le divise monouso sono consigliate. In tutti gli altri casi le divise in cotone pluriuso sono generalmente più confortevoli e apprezzate dagli operatori.

In caso invece di procedure mediche, dalla piccola alla grande chirurgia, passando anche attraverso pratiche meno invasive come le procedure di cateterismo vescicale, per ridurre il rischio di contaminazione è necessario utilizzare un abbigliamento sterile (camici, calzari, guanti etc).

In questi casi tutte le strutture sanitarie si trovano a dover scegliere fra monouso o pluriuso.

 

Conclusioni: scegliere il meglio per la sicurezza sanitaria

In ambienti sanitari sempre più esigenti, la scelta dei camici e dei teli deve basarsi su criteri di qualità, efficacia e conformità normativa. Conoscere le diverse tipologie di materiali e le loro applicazioni specifiche permette di fare scelte più informate, migliorando la protezione e il comfort del personale medico e dei pazienti.

I camici monouso, con i loro vantaggi in termini di sicurezza, praticità e impatto ambientale, rappresentano una soluzione ottimale per molte strutture sanitarie, garantendo al contempo una gestione più efficiente delle risorse e una maggiore sostenibilità.