La borsa del medico: sempre più versatile per le esigenze della medicina moderna
Nell’immaginario collettivo, il medico del paese era sempre accompagnato da un elemento iconico: la celebre borsa in pelle nera. Un oggetto semplice ma carico di significato che ha attraversato i decenni insieme alla figura del dottore, diventando simbolo di competenza, fiducia e prontezza d’intervento.
La borsa del medico nel passato
Fino a qualche decennio fa, il medico di base era spesso il punto di riferimento assoluto nel settore sanitario, soprattutto nei contesti più remoti e distanti da ospedali. Il dottore aveva sempre con sé un set essenziale: lo stetoscopio, lo sfigmomanometro, un termometro a mercurio, qualche medicinale e magari delle siringhe e un paio di bende. Le visite domiciliari erano molto frequenti ed era indispensabile avere a portata di mano tutti i presidi medici essenziali.
Negli ultimi anni, la medicina ha compiuto enormi balzi in avanti, diventando sempre più specializzata e soprattutto tecnologica. Anche la figura del medico di base sta cambiando rapidamente, portando con sé nuove esigenze: rapidità di intervento, strumenti portatili e affidabili, maggior sicurezza ed igiene e una maggior versatilità.
Il contenuto della borsa del medico oggi
Oggi il medico deve saper essere allo stesso tempo un pronto soccorritore in contesti urbani, un professionista in ambulatori mobili, un operatore sanitario in ambito scolastico, sportivo o aziendale.
Per queste ragioni ha bisogno di un kit essenziale, personalizzabile, sempre pronto all’uso in cui non devono mai mancare:
I principali strumenti diagnostici portatili:
- Saturimetro digitale, per la saturazione di ossigeno.
- Termometro ad infrarossi, per rilevazioni rapide e senza contatto.
- Sfigmomanometro digitale o aneroide.
- Glucometro, per controlli immediati.
- In alcuni casi anche un ECG
Tutto il materiale per il primo intervento:
- Garze sterili, cerotti, bende elastiche e disinfettanti.
- Laccio emostatico, pinze di primo soccorso e forbici.
- Soluzione fisiologica, glucosio orale e qualche farmaco d’urgenza.
Dei dispositivi di protezione e igiene:
- Guanti monouso, mascherine e gel
- Contenitori e sacchetti per rifiuti sanitari.
E degli strumenti smart e digitali:
- Tablet o smartphone con connettività per la telemedicina: app per il monitoraggio o per consultare la cartella clinica elettronica, specialmente nei contesti di medicina domiciliare e territoriale.
Una borsa, tante destinazioni d’uso
Non esiste più il concetto di “una sola borsa per tutto”. Oltre alla consueta borsa per la medicina generale, in commercio è possibile trovare set e kit specifici per ogni tipo di attività.
- Per i medici del lavoro, borse e valigette con tutto il necessario per le visite in azienda.
- Per gli infermieri domiciliari, che devono gestire terapie a lungo termine.
- Per i volontari del soccorso e i medici sportivi, che operano spesso in situazioni di urgenza.
- Per i formatori BLSD, con manichini, palloni da rianimazione e DAE trainer.
Esistono borse in pelle o ecopelle, zaini o borsoni per le emergenze, comode valigette dotate di trolley, borse termiche e porta strumenti. Ciascun modello è organizzato con scompartimenti interni ed esterni e sistemi modulari ed è realizzato in materiali resistenti facilmente igienizzabili. Lo scopo principale è avere tutto a portata di mano, nel minor tempo possibile.
Per garantire alla propria borsa e agli strumenti una lunga durata ed efficienza, è importante adottare alcune semplici ma fondamentali accortezze.
È buona norma effettuare un controllo mensile del contenuto, per verificare lo stato dei dispositivi e delle loro batterie, la scadenza dei farmaci e l’integrità del materiale di primo soccorso. È inoltre consigliabile evitare di lasciare la borsa in auto, al sole o in ambienti soggetti a forti sbalzi termici, che potrebbero danneggiare i dispositivi o comprometterne l’efficacia. Dopo ogni utilizzo, è essenziale reintegrare tempestivamente ciò che è stato consumato, per non trovarsi impreparati in caso di emergenza. Infine, mantenere un kit di riserva ben fornito presso lo studio rappresenta una buona pratica di sicurezza e continuità operativa.